giovedì 13 settembre 2007

UN SOGNO REPUBBLICANO

Ideali e idee per realizzarli
di Francesco Nucara



Ho fatto un sogno, un sogno lungo, lunghissimo che ha impegnato la mia esistenza.
Ho sognato talvolta dormendo, tal'altra ad occhi aperti e tal'altra ancora pensando a progetti che mi aiutassero nel lavoro quotidiano professionale e politico.
Non ho mai avuto incubi nella mia ultra - quarantennale attività politica.
Ho trovato conforto nella condivisione di questi sogni da parte di tanti repubblicani e mi è, altresì, capitato di dover affrontare talvolta le loro legittime contestazioni. Ho sempre tenuto in grande considerazione l'opposizione all'interno del piccolo Partito Repubblicano, ma con tanti amici ho vissuto battaglie politiche accomunati dal nostro essere repubblicani.
Apparteniamo ad una classe politica che ha abiurato alle ideologie fin dalla sua nascita, avendo come denominatore comune gli ideali e come pratica quotidiana le idee per realizzare un progetto che ci ha sempre visti uniti: avere un'Italia più civile, una giustizia sociale adeguata, realizzare l'applicazione di un sistema meritocratico che affermi e premi il lavoro come elemento di distinzione dall'apatia e dalla massificazione dell'individuo; un'Italia che deve finalmente pensare a produrre ricchezza per distribuirla equamente in alternativa a un'Italia che distribuisce povertà.
Io non so distinguere i repubblicani di sinistra da quelli di destra, probabilmente perché sono convinto che il termine "repubblicani" contenga in sé un'unica, completa e imprescindibile aggettivazione.
Certo poi le qualità e i difetti umani, che tutti ci portiamo dietro, a seconda della nostra storia personale, possono distinguere, com'è giusto che sia, un repubblicano dall'altro: e tuttavia questo ha poco peso o nessun peso nell'attività politica.
L'unico nostro obiettivo deve essere solo ed unicamente la crescita del partito. Le ambizioni personali, anche quando trovano sbocchi positivi, sono effimere e durano lo spazio d'un mattino.
Tutti noi sappiamo che senza la base non esistono la piramide e il suo vertice.
E ai tanti repubblicani sparsi per l'Italia mi rivolgo con un accorato appello: il PRI ha le condizioni per un rilancio, senza illusioni ma con moderato ottimismo. I catastrofismi intermittenti sono deleteri come lo sarebbe un ottimismo irrazionale.
Ci aspetta un autunno molto impegnativo, ma sono certo che sapremo adempiere tutti insieme ai nostri doveri di repubblicani e, se fra i tanti, qualcuno farà la fronda, pazienza, prima o poi si renderà conto di aver sbagliato.
Buone vacanze a tutti, proprio a tutti.
Roma, 3 agosto 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie